incontinenza urinaria femminile rimedi

Incontinenza urinaria femminile: esercizi pelvici

3 minuti di lettura

L’incontinenza urinaria rappresenta un disturbo largamente diffuso sia tra gli uomini che tra le donne.

In particolare, migliaia di donne ogni giorno soffrono di diastasi dei retti addominali, che può manifestarsi dopo il parto o con l‘invecchiamento. Nonostante ciò, spesso non si presta la giusta attenzione a questa problematica che può perdurare fino allo sviluppo di eventi più traumatici, come le prime perdite urinarie o i problemi di alvo. Solo a quel punto ci si rivolge ad uno specialista per un controllo vescicale e si pensa ad affrontare il problema, che può avere una soluzione semplice.

Gli esercizi di Kegel e la ginnastica ipopressiva possono essere benefici per i problemi di incontinenza urinaria. Gli esercizi pelvici per l’incontinenza urinaria femminile rafforzano infatti i muscoli del pavimento pelvico che supportano:

  • l’utero,
  • la vescica,
  • l’intestino tenue,
  • il retto.

Ginnastica pelvica per donne: gli esercizi di Kegel

Gli esercizi di Kegel prendono il nome dall’ omonimo inventore, il ginecologo americano Arnold Henry Kegel, noto anche per aver ideato il Manometro di Kegel, uno strumento per misurare la forza delle contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico

Possono essere eseguiti per la riabilitazione del pavimento pelvico e sono particolarmente efficaci per l’incontinenza post partum o nei casi di obesità grave.

I benefici di questi esercizi sono invece limitati per coloro che:

  • hanno gravi perdite di urina durante tosse, starnuti o risate;
  • sperimentano perdite impreviste di piccole quantità di urina a causa di una vescica piena (incontinenza da trabocco).

Esercizi di Kegel per le donne: come si fanno?

È possibile eseguire gli esercizi di Kegel in qualsiasi luogo o momento della giornata, è ideale che diventino parte della quotidianità.

Ad esempio, questo tipo di allenamento pelvico per le donne può essere effettuato quando ci si rilassa sul divano, ci si mette in posizione seduta e si immagina di “incollare” il divano al proprio corpo e di doverlo sollevare solo con la forza di contrazione del bacino.

I muscoli su cui esercitare lo sforzo sono quelli che ci aiutano a trattenere l’urina. Per individuarli, una volta sul water, si può provare a bloccare il flusso dell’urina, identificando così i muscoli da rinforzare. Tuttavia, questi esercizi non sono da fare mentre si è  in bagno.

I benefici di questi esercizi sono visibili da subito, con una migliore gestione dell’incontinenza urinaria.

Allenare il pavimento pelvico post parto: la ginnastica ipopressiva

La ginnastica ipopressiva è stata ideata dal dott. Marcel Caufriez come sistema di respirazione da applicare in ambito clinico per aiutare le donne dopo il parto a prevenire o guarire dalle disfunzioni del pavimento pelvico.

Questi esercizi sono progettati per allenare i muscoli pelvici che altrimenti non sarebbero esercitati affatto con nessun altro mezzo.

Il dott. Caufriez scoprì infatti che gli esercizi addominali convenzionali potevano avere delle conseguenze negative sul delicato pavimento pelvico. Questa scoperta evidenziò anche la loro associazione con disturbi sessuali e diverse forme di incontinenza urinaria.

Esercizi per il pavimento pelvico: il fitness ipopressivo

Da questa scoperta si è sviluppato un programma di fitness a bassa pressione, attualmente adottato sia da uomini sia da donne, che non solo favorisce il miglioramento della salute pelvica, ma è anche impiegato nell’allenamento di atleti altamente qualificati, contribuendo ad un aumento delle loro prestazioni generali.

Esistono delle palestre e delle terapie riabilitative, basate sul fitness ipopressivo chiamato anche Riprogrammazione Sistemica Funzionale) perchè è un programma di esercizi che vengono suggeriti per la singola persona e che richiedono un periodo di adattamento prima di passare alla fase più intensa. Sono quindi delle progressioni studiate per tonificare  e allenare i muscoli pelvici femminili o maschili in sicurezza.

Si tratta di esercizi posturali, ritmici e ripetitivi che hanno lo scopo di creare stimoli destinati:

  • all’apparato respiratorio,
  • ai muscoli addominali e pelvici,
  • al sistema neurovegetativo ortosimpatico.


La risposta a questi stimoli è un aumento del tono muscolare di base e un miglioramento delle funzioni dei muscoli addominali. In particolare, il metodo ipopressivo non aumenta (o diminuisce) la pressione pelvica e intra-addominale.

Questa serie di esercizi è sicura anche in caso di ernie, diastasi addominali (post partum) oppure in caso di prolassi anali o vaginali.

Gli esercizi si effettuano con respirazione diaframmatica che aiuta la donna a mantenere un livello di rilassamento adeguato e aumenta la capacità polmonare per far fronte alla difficoltà prevista dall’esercizio, quindi utile soprattutto per persone poco sportive o con una vita sedentaria. 

Articoli correlati