Diagnosi di incontinenza urinaria

Diagnosi di incontinenza urinaria

4 minuti di lettura

La diagnosi di incontinenza urinaria è un requisito indispensabile per poter procedere ad effettuare delle terapie. Questa diagnosi viene fornita in genere dall’urologo, ma spesso anche altri specialisti possono rilasciarla.

L’urologo potrà decidere di richiedere degli esami urodinamici e la cistoscopia per valutare la situazione in dettaglio. La valutazione è importante perché le persone che soffrono di incontinenza urinaria godono di alcuni diritti, previsti e tutelati da apposite norme di legge. Tra questi ci sono ad esempio:

  • la fornitura gratuita di indumenti assorbenti specifici e di ausili per l’incontinenza;
  • visite mediche specialistiche da effettuare gratuitamente o dietro pagamento di un ticket;
  • l’esenzione per l’acquisto di specifici farmaci in determinate circostanze.


La
diagnosi dell’urologo viene presentata alla commissione medica dell’ASL di appartenenza, dove deve essere presentata la domanda per il riconoscimento dell‘invalidità civile.  Una percentuale minima di invalidità civile superiore al 34% consente l’ottenimento dei diritti previsti dalla legge per chi soffre di incontinenza urinaria, tra cui la possibilità di usufruire di un determinato numero di ore settimanali di assenza dal lavoro per esigenze igienico-sanitarie. Nel caso di minori, è prevista l’assistenza igienico sanitaria presso le scuole, sia pubbliche che private.

Tipi di incontinenza urinaria: quali sono

La diagnosi di incontinenza urinaria è dunque indispensabile per trovare una cura ma anche per capire di che tipo di incontinenza si soffre, che può manifestarsi in almeno cinque forme:
  • L‘incontinenza da urgenza: è la perdita di urina incontrollata. Si verifica immediatamente dopo uno stimolo ad urinare che è impellente e urgente. È il tipo di incontinenza più frequente negli anziani ed è spesso scatenata dall’uso di farmaci. Spesso si verifica anche durante la notte.
  • L’incontinenza da sforzo: è la perdita di urina dovuta al brusco aumento della pressione intraddominale ( come durante la tosse, gli starnuti, il riso, i piegamenti o il sollevamento di pesi). In genere, la quantità di urina persa è scarsa. Questa forma di incontinenza è molto frequente sia nei soggetti obesi sia nelle donne. Per quest’ultime, è spesso causata dalle complicanze del parto e dall’aumento di peso. Negli uomini, può verificarsi dopo procedure chirurgiche al basso addome.
  • L’incontinenza da sovra-riempimento:è il gocciolamento di urina da una vescica eccessivamente piena. Il volume è di solito piccolo, ma le perdite di urina possono essere costanti, portando a un’emissione globale di urina notevole. L’incontinenza da sovra-riempimento è molto diffusa tra gli uomini.
  • L’incontinenza funzionale:è la perdita di urina dovuta al decadimento cognitivo o fisico.
  • L’incontinenza mista:è una qualsiasi combinazione dei tipi descritti sopra. Le associazioni più frequenti sono l’incontinenza da urgenza con quella da sforzo e l’incontinenza da urgenza con quella funzionale.

Cosa sono gli esami urodinamici?

Gli esami urodinamici sono test per valutare la funzionalità del sistema urinario, durano all’incirca 60 minuti e vengono eseguiti negli ambulatori di urologia.

Gli esami vengono in genere richiesti al manifestarsi del paziente di segni e/o sintomi riconducibili ad una patologia delle basse vie urinarie come:

  • problemi nella minzione (frequente, dolorosa..);
  • stimolo urgente di urinare che non viene seguito dalla minzione;
  • incapacità di svuotare completamente la vescica;
  • frequenti infezioni urinarie.

L’uroflussimetria: esame urodinamico non invasivo

Tra gli esami per l’incontinenza urinaria vi è la uroflussimetria, un esame urodinamico non invasivo ed eseguito tramite uno strumento chiamato uroflussimetro, il quale permette di misurare la quantità di urina e la velocità della minzione.

Durante l’esame urodinamico, se necessario, viene valutata la misurazione del residuo post-minzionale. Questo si effettua attraverso un’ecografia oppure inserendo un sottile tubicino (catetere) all’interno della vescica del paziente, che misura l’urina eventualmente rimasta dopo la minzione e la pressione che si sviluppa all’interno dell’organo.

Come si esegue l’esame urodinamico di cistometria?

La cistometria è un esame urodinamico diagnostico invasivo eseguito tramite l’uso di un catetere vescicale ed una sonda inserita nel retto collegati ad un macchinario che registra diversi valori. Tra questi la quantità di urina nella vescica prima e a seguito del riempimento della stessa con acqua, oltre che la capacità della stessa e l’elasticità delle sue pareti.

Altri esami contribuiscono a valutare la buona funzionalità vescicale, questi vengono eseguiti in caso di opportuna valutazione medica.

In cosa consiste lo studio pressione-flusso?

Lo studio pressione-flusso è un esame urodinamico invasivo che misura la pressione intra-vescicale e addominale mediante un catetere e un sondino rettale. Si effettua con la collaborazione del paziente che sarà invitato a urinare per consentire la misurazione.

La profilometria: esame urodinamico per valutare l’uretra

Un ulteriore esame urodinamico invasivo è la profilometria della pressione uretrale, che consente di valutare le funzionalità dell’uretra, considerando la misurazione dei valori pressori rilevati tramite un rilevatore di pressione.

Questi esami sono abbastanza fastidiosi per il paziente e non è infrequente avere nelle 24 ore successive dolore nella minzione, bruciore o anche piccole perdite di sangue. Questi sintomi in genere si risolvono spontaneamente nel giro di qualche ora, se invece dovessero persistere o aggravarsi, bisognerà consultare il medico.

Pad Test per incontinenza urinaria

Esistono anche degli esami meno specifici, ma ugualmente indicativi per misurare il grado di incontinenza, il più semplice tra questi è il Pad Test.

Il Pad Test aiuta ad identificare il livello di incontinenza urinaria misurando la variazione di peso del prodotto assorbente e quantificando la perdita di urina. Il livello di incontinenza sarà determinato dal peso di tutti i prodotti utilizzati nell’arco delle 48 ore.

Articoli correlati